Odontostomatologia: dietro questa parola così difficile, si nascondono in realtà trattamenti molto comuni come l’estrazione di un dente, l’apicectomia dentale o la gengivectomia.
Il termine odontostomatologia infatti significa semplicemente “chirurgia orale” in gergo medico. Se vuoi effettuare una visita odontostomatologica, affidati a un team di professionisti preparato
Come abbiamo accennato, nell’odontostomatologia rientrano una serie di interventi diversi di chirurgia orale. Il più comune è l’estrazione dentale: si tratta della rimozione di un dente incluso, cioè che non è riuscito a “emergere” dalla gengiva, rimanendovi dentro del tutto o in parte.
Spesso, l’estrazione si effettua su un morale del giudizio, perché questi tendono a crescere in posizioni scorrette o non hanno sufficiente spazio nell’arcata dentaria per erompere dalla gengiva.
L’apicectomia dentale è un trattamento simile alla devitalizzazione, ma che si esegue solo sulla radice del dente.
Quando si fa l’apicectomia?
Viene eseguita quando ci troviamo di fronte a problemi come ascessi, granulomi o cisti. Tutte affezioni che possono portare a rischi maggiori, per esempio alla perdita dell’osso alveolare.
In cosa consiste l’apicectomia dentale?
Come accennato, nell’apicectomia si interviene solo sulla radice del dente e in particolare sulla sua porzione terminale, che viene rimossa, attraverso una terapia canalare applicata alla radice del dente e non alla corona.
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Cos’è il Frenulo Labiale?
Per scoprirlo, ti basta guardarti allo specchio. È quella piccola porzione di tessuto gengivale, a metà della bocca, che mette insieme le labbra con le gengive, sia nell’arcata superiore che in quella inferiore. Parliamo invece di frenulo linguale per quello presente al di sotto della lingua.
Perché viene rimosso?
La procedura chirurgica per rimuovere il frenulo è chiamata frenulectomia. Questa operazione viene eseguita in presenza di un frenulo anomalo o patologico, cioè quando è troppo corto, o risulta eccessivamente teso. In questi casi, può provocare problemi estetici (spazio eccessivo tra i denti, per esempio), pratici (difetti di pronuncia) o gengivali (recessioni).
Che cos’è il seno mascellare?
La mascella è l’osso che sostiene l’arcata superiore dei denti. Per seno mascellare, si intende una cavità presente all’interno della mascella, che ricorda la forma di un triangolo con il vertice puntato verso il basso.
Rialzamento seno mascellare: in cosa consiste?
Rialzare il seno mascellare vuol dire incrementare la quantità di osso presente nell’arcata superiore, “spingendo” quindi il seno verso l’alto, quindi a rialzarsi.
Rialzo del seno mascellare: a cosa serve?
Generalmente, tale operazione viene praticata prima di inserire un impianto, per preparare la zona ad “accogliere” i nuovi denti, quando la quantità d’osso non è sufficiente per eseguire l’impianto.
In termini tecnici, parliamo di gengivectomia come della escissione del tessuto gengivale, attraverso un’operazione chirurgica. In pratica, con questo intervento viene rimossa una parte delle gengive, generalmente quando sono colpite da alcune patologie.
Gengivectomia: quando si fa?
L’intervento viene deciso dal chirurgo odontoiatra in diversi casi:
Tra gli interventi di chirurgia dentale dell’odontostomatologia, ricordiamo, tra i più comuni:
Parodontologia, che si occupa delle infezioni alle gengive e al parodonto. Soffri di gengivite o parodontite? Scopri la pagina dedicata al nostro servizio professionale di prodontologia.